Il Progetto Rosa dell’Isonzo

mar 23.5.2017, 11:47

Il prodotto finito sarà protetto con un marchio depositato e la filiera produttiva seguirà un disciplinare di produzione che ne garantirà la qualità.

Il Progetto "Rosa dell’Isonzo" vuole sviluppare una filiera per la costituzione di nuove varietà di radicchio rosso e giallo a partire da ecotipi locali, tramite un gruppo di esperti che selezioneranno in campo soggetti di interesse (sulla base di indicatori fonologici, organolettici e tecnologici) da riprodurre su scala industriale mediante semente autoprodotte e registrata.

Il prodotto finito sarà protetto tramite un marchio depositato e la filiera produttiva sarà assoggettata ad un disciplinare per uniformare la qualità della produzione che verrà controllata tramite una Commissione di tecnici insediata presso l’Istituto Tecnico Agrario "G. Brignoli" afferente all’Istituto Statale di Istruzione Superiore "Brignoli - Einaudi - Marconi".

L’attività di ricerca e sviluppo riguarderà quindi sia la creazione di nuovi prodotti (varietà di radicchi) di alta qualità che lo sviluppo di una filiera controllata dalla produzione della semente fino alla commercializzazione. Le caratteristiche fenologiche e organolettiche saranno studiate tramite consumer test e la disseminazione avverrà mediante attività di comunicazione convenzionale, utilizzando i social media ed attività didattiche rivolte a studenti e produttori grazie al Brignoli.

Il partenariato che si è formato per realizzare questo progetto vede la partecipazione di oltre una decina di agricoltori locali produttori di radicchi. Il gruppo, insieme alla scuola,  ha chiesto un finanziamento a valere sul PSR (Misura 16 - Cooperazione - Tipo di intervento 16.2.1 - Creazione di poli o reti per lo sviluppo di progetti di innovazione aziendale e di filiera).